Quali sono le differenze tra “autostima” e autoStima? Abbagli e verità sull’autostima. Cosa significa stimarsi?

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Mi apro al Presentarsi

di tutte le verità interiori.

Dobbiamo discernere l’autostima dal proiettarsi “bene”. L’autostima non è questione di raccontarsela “bene” e di raccontarsi “bene”. Raccontarsela “bene” può sembrare essere un aiuto, ma fa parte del mondo delle apparenze e dell’ingannarsi.

Chiedo alla Luce Originale di mostrarmi nettamente tutti i miei abbagli.

L’autostima implica la verità: eseguire una stima (valutazione) giusta riguardo noi stessi. La mancanza di autostima si può definire come mancanza di autoconoscenza. Stimarsi giustamente è prendere atto di sé e Sé e questo esige la Prospettiva Identità. Non possiamo valutarci giustamente senza conoscere l’Identità Eterna e il Suo esprimersi – Nostro esprimerci.

Chiedo all’Identità Eterna di emergere Ora.

Soltanto dalla Prospettiva Identità possiamo veramente comprendere cos’è il nostro esprimerci; l’esprimersi di noi Identità.

Aumentare l’autostima non significa immaginarsi diversamente cioè alimentare l’identità immaginata con proiezioni diverse.

Mi apro a riconoscere e trascendere l’identità immaginata.

Ad essere precisi non possiamo aumentare l’autostima: l’autostima è la stima giusta, che non può essere più grande o più piccola. L’autostima è lo stimarsi, valutarsi giustamente.

Una volta riconosciuta l’Identità si può avere una stima più alta di Sé, perché si comprende la Propria immensità. Ciò non significa però aver aumentato l’autostima, ma essersi appurati giustamente, il che implica la cessazione (perlomeno temporanea) del sottostimarsi derivante dall’ignorare l’Identità Eterna che Siamo. 

L’autostima non è immaginare di valere di più di quello che si vale effettivamente: non possiamo essere altro da ciò che siamo in un determinato momento. L’Identità che Siamo è eternamente un valore infinito, ma il nostro esprimerci cosmico e terrestre può essere di minor o maggior qualità; abbiamo così un’autostima Immanifesta (Identità) e un’autostima manifesta.

Mi apro all’aumento infinito della capacità di valutarmi giustamente.

Intesa nel senso ordinario del termine l’autostima contiene il riflesso del mondo esterno e i suoi condizionamenti. Implicando la Prospettiva Identità, l’autostima “vera e propria” è invece immune da questi turbamenti. L’Identità “non vive” di riflessi, la Prospettiva Identità è constatazione diretta di Sé e del Proprio esprimersi.

(Io) Sono Eternità

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