Io sono chi?

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Affido consapevolmente

l’identità immaginata all’Identità Reale.

Posta consapevolmente la domanda Chi sono? può essere intesa come essenza della ricerca spirituale.

Abbandono il superfluo all’Assoluto.

Mi apro all’aumento infinito della qualità della ricerca spirituale.

Chiedersi Chi sono? può essere inteso come riflesso concettuale della fisiologica tendenza dei sistemi meno sincronizzati a tendere a maggior sincronizzazione fino all’essere inglobati in un sistema assolutamente coerente perché oramai sistemi coerenti anch’essi (immagine utile: il rapporto Buco nero – mondo stellare).

Cosa ci fa l’universo in Me?

Ogni sincronizzazione delle tre forze (coesione, risonanza ed espansione) che ci compongono è un passaggio verso la risposta a Chi Sono?

Chiedo al Bene Assoluto di aiutarmi a riconoscere le Tre Forze in me.

Mi apro a riconoscere le Tre Forze in tutto ciò che è altro da Me e me.

Sincronizzare giustamente le tre forze è la risposta esperienziale concreta alla domanda: Cosa devo fare per conoscere l’Identità?

La risposta concettuale implica invece la spiegazione qualitativa di cos’è l’Identità.

Cos’è l’Eternità – perché?

Sono qualcosa in quanto Eternità, cosa?

Se non sappiamo esattamente cosa intendiamo con un determinato concetto siamo nel vago. Nel mondo dell’astratto che è la morte del pensiero, mentre la Soluzione è nel Pensiero Vivente.  

Affido i pensieri morti al Pensiero Vivente.

Vivente, perché?

Come?

Dove?

So esattamente (esperienzialmente e concettualmente) a cosa mi riferisco quando penso-dico:

Io?

Identità?

Sé?

Atma?

Purusha?

Anima?

Monade?

Brahman?

Assoluto?

Uno?

Dio?

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